La creatura di TeatrInGestazione che dal 2011 riflette sul tema del "dare luogo" a una rigenerazione Umana/Urbana, quest'anno ha un respiro ancora più internazionale, con 250 candidature da 44 paesi diversi.
Mercoledì 8 luglio parte la quinta edizione di Altofest, “creatura” di TeatrInGestazione che dal 2011 riflette con un’opera formato festival sul tema del “dare luogo” a una rigenerazione Umana/Urbana. Svoltasi presso la Stanza del Gusto, in via S. Maria di Costantinopoli – uno dei 55 luoghi che ospiteranno le performance – la presentazione alla stampa ha posto l’accento sul respiro internazionale del festival, quest’anno ancor più evidente che nelle passate edizioni: 250 candidature da 44 paesi diversi, a cui si aggiunge la presenza di operatori culturali provenienti da 26 nazioni, tra le quali Malesia, Libano, Olanda e Argentina per citarne alcune.
Dimensione internazionale confermata dal coinvolgimento delle ambasciate olandese, tedesca, greca, israeliana, spagnola e dal sostegno di Unity, Prince Claus Fund for Culture and Development e dell’Aeroporto Internazionale di Napoli, anche scenario della opening performance di Serena Gatti che proporrà un primo esempio creativo di “innesto” nella vita quotidiana dell’aeroporto. Interessante e completamente nuova sarà anche l’iniziativa “Texture”: un laboratorio – curato da Fabio Borghese, Bas Ernst e Anna Gesualdi – per stimolare progettualità culturali nei territori avviando processi di cambiamento in rapporto e confronto, stretti e assoluti, con gli abitanti del luogo nell’ottica di una “rigenerazione urbana a base creativa e culturale”. Altra novità è il Cantiere popolare dell’arte: un’ulteriore riflessione sulla “necessità di ridisegnare la relazione con i luoghi, di sovvertire l’uso di spazi” che l’artista Hui Chun Chen predisporrà – presso la sede di Associazione Fantasmatica per la durata di dieci giorni – in forma di progetto aperto alla partecipazione e all’intervento dei cittadini sulla scorta delle suggestioni riverberate da “Le città invisibili”.
Riconfermata la collaborazione, come nell’edizione 2014, con Napoli Film Festival che darà il la a 6 residenze filmiche in cui saranno coinvolti 6 artisti di nazioni diverse che produrranno – in un clima operativo di totale compromissione con gli spazi ospitanti e i suoi abitanti – 6 film nell’arco di 10 giorni.
Il programma, fitto, interessante ed imperdibile, è consultabile qui:
https://www.teatringestazione.com/altofest/programma-2015/
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